È in arrivo un plafond da 76 milioni di euro destinato a ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Si tratta di un contributo a fondo perduto: domande al via dal 1° marzo 2024.

È stata messa a disposizione una dote da 76 milioni di euro sotto forma di contributo a fondo perduto per promuovere l’innovazione e la formazione all’interno di ristoranti, pasticcerie e gelaterie.

La dotazione è così suddivisa: 56 milioni di euro destinati agli investimenti strumentali in ristoranti, gelaterie e pasticcerie e 20 milioni di euro per finanziare i contratti di apprendistato presso le stesse aziende da parte di giovani diplomati sotto i 30 anni.

Il contributo a fondo perduto per ristoranti, pasticcerie e gelaterie

Il suddetto contributo a fondo perduto prevede un massimo 30.000 euro per singola impresa e comunque non superiore al 70% delle spese totali ammissibili, sia per l’acquisto di macchinari e attrezzature che relativamente allo stipendio lordo da corrispondere ai giovani apprendisti.

Soggetto gestore e presentazione domande

A gestire il bando è Invitalia. Le domande potranno essere presentate su un’apposita piattaforma web di Invitalia a decorrere dal 1° marzo e fino al 30 aprile 2024. Le istanze saranno valutate seguendo l’ordine cronologico di arrivo, sino ad esaurimento fondi.

Previsti contributi fondo perduto fino al 70% (massimo 30.000 euro) per investimenti o per favorire l’assunzione con contratti di apprendistato.

Beneficiari del contributo a fondo perduto per ristoranti, pasticcerie e gelaterie

I beneficiari dell’intervento sono imprese operanti nei settori identificati dai codici ATECO:

Spese ammissibili e non

Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa nuovi di fabbrica, organici e funzionali, acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa, sostenute dopo l’invio della domanda.

Non sono poi ammesse le seguenti spese:

Entità e modalità di erogazione dell’incentivo

Il fondo perduto ristorazione prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale non superiore:

Ai fini dell’erogazione dei contributi l’impresa deve presentare apposita richiesta secondo i termini e le modalità che verranno definiti entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

La richiesta di erogazione deve essere trasmessa dall’impresa al Ministero entro i trenta giorni successivi alla data di ultimazione delle spese allegando alla richiesta di erogazione dell’agevolazione:

  1. copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali;
  2. documentazione atta ad attestare la piena tracciabilità delle spese sostenute dall’impresa (ordinativi di pagamento ed estratti conto);
  3. relazione tecnica finale recante la descrizione degli investimenti effettuati e attestante il completo pagamento delle relative spese.

L’erogazione avverrà entro novanta giorni dalla ricezione della richiesta, previa verifica da parte di Invitalia del rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi e della completezza e regolarità della documentazione trasmessa.

É prevista l’erogazione di un anticipo nella misura massima del 50% del contributo richiesto, previa presentazione, da parte dei beneficiari del finanziamento, di fidejussione bancaria o assicurativa.

Interventi ammessi

A tal fine sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda e relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa.

I beni devono essere nuovi di fabbrica, acquistati a normali condizioni di mercato e da terzi, che non hanno relazioni con l’impresa, ed essere mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo.

Spese relative alla remunerazione lorda relativa all’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.

giovani diplomati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

Spese preventivate

Le spese preventivate dovranno essere sostenute interamente entro 8 mesi dalla concessione del contributo.