Il 21 luglio 2023 è stato emanato l’Avviso, ai sensi del Decreto 19 aprile 2023 pubblicato in GU n.152 del 01.07.2023, recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”.
Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.
Per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle impreseal via un contributo a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici. I beneficiari sono le imprese del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale.
Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Da sottolineare che gli aiuti agli investimenti sono concessi solamente a nuovi impianti e non sono concessi o erogati dopo l’entrata in attività dell’impianto e sono indipendenti dalla produzione.
I Soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari ammessi al contributo.
I contributi previsti
Nello specifico, il decreto “Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale”, prevede:
- 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell'”autoconsumo condiviso”. Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro;
- fino all’80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell’energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro;
· Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, (in esenzione ai sensi del regolamento UE n. 651/2014): contributo per le imprese localizzate in Sardegna pari a:
· 45% grandi Imprese;
· 55% medie imprese;
· 65% piccole imprese.
· Aiuti agli investimenti nel settore della produzione agricola primaria eccedenti il limite di autoconsumo (in esenzione ai sensi del regolamento UE n. 651/2014): contributo per le imprese localizzate in Sardegna pari a:
· 45% grandi Imprese;
· 55% medie imprese;
· 65% piccole imprese
Progetti finanziabilie spese ammissibili
- Realizzazione di impianti fotovoltaici di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva (espressa in kWp) non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1.000 kWp, esclusivamente per progetti la cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare il fabbisogno energetico legato all’autoconsumo o l’autoconsumo condiviso; solo per le imprese di produzione agricola primaria (in forma singola o associata) sarà possibile produrre oltre al proprio fabbisogno energetico, in tale ipotesi beneficeranno di una agevolazione ridotta.
- Installazione di sistema di accumulo;
- Installazione di colonnine di ricarica;
- Interventi complementari (Rimozione e smaltimento amianto, isolamento termico dei tetti, realizzazione di sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto o intercapedine d’aria);
- progettazione, asseverazione e altre spese professionali richieste dal tipo di intervento;
- iva a condizione che questa non sia recuperabile nel rispetto della normativa nazionale di riferimento.
Massimali di spesa
· La spesa massima ammissibile per singola Proposta, ivi inclusi gli eventuali interventi complementari, non può essere superiore a euro 2.330.000, così ripartiti:
a) fino a 1.500.000 euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici;
b) fino a 700.000 euro per gli interventi complementari (rimozione dell’amianto, areazione, isolamento);
c) fino a 100.000 euro per i sistemi di accumulo;
d) fino a 30.000 euro per i dispositivi di ricarica.