22 Febbraio 2024

Pubblicato il GU del 15.02 le regole per interventi finanziari a sostegno delle imprese del settore agricolo e agroalimentare

Viene pubblicato in GU n 38 del 15 febbraio il Decreto del 29 dicembre 2023 del ministero dell'agricoltura con criteri, modalità e procedure per l'attuazione degli interventi finanziari  a sostegno delle imprese del settore agricolo e agroalimentare, effettuati dall'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA e sono escluse le imprese che producono prodotti della pesca e dell'acquacoltura.

1) Società agricole e agroalimentari: aiuti da ISMEA nel 2024

Con il decreto in oggetto, si disciplina,  ai  sensi  di  quanto  previsto dall'art. 20, della legge 28 luglio  2016,  n.  154,  i criteri,  le modalità e le procedure per l'attuazione degli interventi finanziari a sostegno delle  imprese  del  Settore agricolo e  agroalimentare effettuati da ISMEA.  

Sono  esclusi  dall'applicazione del presente decreto gli interventi finanziari a sostegno delle imprese che producono prodotti della pesca e dell'acquacoltura.
Gli interventi sono diretti, nel rispetto della normativa dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, a concedere:
  • a) aiuti compatibili con il mercato interno, ai  sensi  dell'art. 107, paragrafo 3, lettere a) e  c)  del  Trattato  sul funzionamento dell'Unione  europea,  soggetti  all'obbligo  di  notifica alla Commissione europea ai sensi dell'art. 108 del medesimo Trattato;
  • b) aiuti compatibili con il mercato interno, ai  sensi  dell'art. 107, paragrafo 3, lettere a) e  c)  del  Trattato  sul funzionamento dell'Unione europea, esentati dall'obbligo di notifica;
  • c) finanziamenti a condizioni di mercato.

2) I beneficiari degli aiuti

Sono beneficiare degli interventi finanziari:
  • a) le società di capitali, anche in forma cooperativa, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione  di prodotti agricoli e nella commercializzazione di  prodotti  agricoli, compresi nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento  dell'Unione europea
  • b) le società di  capitali,  anche  in forma cooperativa, che operano nella produzione di beni prodotti nell'ambito delle relative attività agricole, individuati  ai  sensi  dell'art.  32,  comma  2, lettera c), del testo unico delle  imposte  sui  redditi di cui  al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917;
  • c) le società di capitali partecipate almeno al 51 per cento  da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui  soci  siano  in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione  e nella logistica,  anche su  piattaforma  informatica,  dei  prodotti agricoli compresi nell'Allegato  I  del  Trattato  sul funzionamento dell'Unione europea.

3) La tipolgia dei aiuti

Gli interventi finanziari a condizioni agevolate sono effettuati dall'ISMEA nella forma del finanziamento  a  tasso  di interesse agevolato.

Il finanziamento agevolato può avere durata massima  di quindici  anni, di  cui  fino  a  un massimo di cinque anni   di preammortamento e fino a un massimo di dieci  anni  di  ammortamento, con rate semestrali posticipate a capitale costante.

In ogni caso, il finanziamento agevolato non può essere erogato ad un tasso inferiore allo 0,50%.

4) Le regole operative da parte di ISMEA

Il decreto precisa che l'ISMEA  trasmette  al  Ministero  lo  schema  di istruzioni applicative del presente decreto volte a definire  le  modalità di presentazione delle domande  e  le  procedure  di  concessione  e  di liquidazione dei finanziamenti agevolati; in assenza di osservazioni, nei trenta giorni successivi al ricevimento dello  schema,  l'ISMEA adotta le istruzioni applicative  e le pubblica sul  proprio sito istituzionale.

Si rimanda alla lettura integrale del Decreto 29 dicembre 2023 per ulteriori approfondimenti.

16 Febbraio 2024

È in arrivo un plafond da 76 milioni di euro destinato a ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Si tratta di un contributo a fondo perduto: domande al via dal 1° marzo 2024.

È stata messa a disposizione una dote da 76 milioni di euro sotto forma di contributo a fondo perduto per promuovere l’innovazione e la formazione all’interno di ristoranti, pasticcerie e gelaterie.

La dotazione è così suddivisa: 56 milioni di euro destinati agli investimenti strumentali in ristoranti, gelaterie e pasticcerie e 20 milioni di euro per finanziare i contratti di apprendistato presso le stesse aziende da parte di giovani diplomati sotto i 30 anni.

Il contributo a fondo perduto per ristoranti, pasticcerie e gelaterie

Il suddetto contributo a fondo perduto prevede un massimo 30.000 euro per singola impresa e comunque non superiore al 70% delle spese totali ammissibili, sia per l’acquisto di macchinari e attrezzature che relativamente allo stipendio lordo da corrispondere ai giovani apprendisti.

Soggetto gestore e presentazione domande

A gestire il bando è Invitalia. Le domande potranno essere presentate su un’apposita piattaforma web di Invitalia a decorrere dal 1° marzo e fino al 30 aprile 2024. Le istanze saranno valutate seguendo l’ordine cronologico di arrivo, sino ad esaurimento fondi.

Previsti contributi fondo perduto fino al 70% (massimo 30.000 euro) per investimenti o per favorire l’assunzione con contratti di apprendistato.

Beneficiari del contributo a fondo perduto per ristoranti, pasticcerie e gelaterie

I beneficiari dell’intervento sono imprese operanti nei settori identificati dai codici ATECO:
  • 56.10.11 “Ristorazione con somministrazione”;
  • 56.10.30 “Gelaterie e pasticcerie”;
  • 10.71.20 “Produzione di pasticceria fresca”.

Spese ammissibili e non

Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa nuovi di fabbrica, organici e funzionali, acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa, sostenute dopo l’invio della domanda.

Non sono poi ammesse le seguenti spese:
  • acquisto di componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale;
  • terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di allarme, di riscaldamento e raffreddamento;
  • mezzi targati;
  • beni usati o rigenerati;
  • utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica, gas, etc.;
  • imposte e tasse;
  • contributi e oneri sociali di qualsiasi genere;
  • buoni pasto;
  • costi legali e notarili;
  • consulenze di qualsiasi genere;
  • non direttamente finalizzate all’attività dell’impresa.

Entità e modalità di erogazione dell’incentivo

Il fondo perduto ristorazione prevede l’erogazione di un contributo in conto capitale non superiore:
  • al 70% (settanta per cento) delle spese totali ammissibili;
  • a 30.000 (trentamila/00) euro per singola impresa.

Ai fini dell’erogazione dei contributi l’impresa deve presentare apposita richiesta secondo i termini e le modalità che verranno definiti entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

La richiesta di erogazione deve essere trasmessa dall’impresa al Ministero entro i trenta giorni successivi alla data di ultimazione delle spese allegando alla richiesta di erogazione dell’agevolazione:
  1. copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali;
  2. documentazione atta ad attestare la piena tracciabilità delle spese sostenute dall’impresa (ordinativi di pagamento ed estratti conto);
  3. relazione tecnica finale recante la descrizione degli investimenti effettuati e attestante il completo pagamento delle relative spese.

L’erogazione avverrà entro novanta giorni dalla ricezione della richiesta, previa verifica da parte di Invitalia del rispetto dei requisiti soggettivi e oggettivi e della completezza e regolarità della documentazione trasmessa.

É prevista l’erogazione di un anticipo nella misura massima del 50% del contributo richiesto, previa presentazione, da parte dei beneficiari del finanziamento, di fidejussione bancaria o assicurativa.

Interventi ammessi

A tal fine sono ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda e relative all’acquisto di macchinari professionali e beni strumentali all’attività di impresa.

I beni devono essere nuovi di fabbrica, acquistati a normali condizioni di mercato e da terzi, che non hanno relazioni con l’impresa, ed essere mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo.

Spese relative alla remunerazione lorda relativa all’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera.

I giovani diplomati devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
  • aver conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore presso un Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera (IPSEOA) da non oltre cinque anni;
  • non aver compiuto, alla data di sottoscrizione del suddetto contratto di apprendistato, i trenta anni di età.

Spese preventivate

Le spese preventivate dovranno essere sostenute interamente entro 8 mesi dalla concessione del contributo.

30 Dicembre 2023
In arrivo 2 milioni per l’export, Confartigianato: “Utili per il mercato internazionale”

Il 21 luglio 2023
è stato emanato l’Avviso, ai sensi del Decreto 19 aprile 2023 pubblicato in GU n.152 del 01.07.2023, recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell'ambito del PNRR, Missione 2, componente 1, investimento 2.2 “Parco Agrisolare”.

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall'Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.  

Per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione dei costi di produzione delle imprese al via un contributo a fondo perduto fino all’80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici. I beneficiari sono le imprese del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Da sottolineare che gli aiuti agli investimenti sono concessi solamente a nuovi impianti e non sono concessi o erogati dopo l’entrata in attività dell’impianto e sono indipendenti dalla produzione.

I Soggetti beneficiari dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari ammessi al contributo.

I contributi previsti

Nello specifico, il decreto "Interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale", prevede:
  • 80% di contributo a fondo perduto per le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell'autoconsumo, con la nuova fattispecie dell'"autoconsumo condiviso". Dotazione finanziaria pari a circa 700 milioni di euro;
  • fino all'80% di contributo a fondo perduto e possibilità di vendita dell'energia prodotta sul mercato, senza vincolo di autoconsumo, per le imprese di trasformazione di prodotti agricoli. Dotazione finanziaria pari a circa 150 milioni di euro;

·         Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, (in esenzione ai sensi del regolamento UE n. 651/2014): contributo per le imprese localizzate in Sardegna pari a:

·        45% grandi Imprese;

·        55% medie imprese;

·        65% piccole imprese.

·         Aiuti agli investimenti nel settore della produzione agricola primaria eccedenti il limite di autoconsumo (in esenzione ai sensi del regolamento UE n. 651/2014): contributo per le imprese localizzate in Sardegna pari a:

·        45% grandi Imprese;

·        55% medie imprese;

·        65% piccole imprese

Progetti finanziabili e spese ammissibili
  • Realizzazione di impianti fotovoltaici di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva (espressa in kWp) non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1.000 kWp, esclusivamente per progetti la cui energia elettrica prodotta sarà destinata a soddisfare il fabbisogno energetico legato all’autoconsumo o l’autoconsumo condiviso; solo per le imprese di produzione agricola primaria (in forma singola o associata) sarà possibile produrre oltre al proprio fabbisogno energetico, in tale ipotesi beneficeranno di una agevolazione ridotta.
  • Installazione di sistema di accumulo;
  • Installazione di colonnine di ricarica;
  • Interventi complementari (Rimozione e smaltimento amianto, isolamento termico dei tetti, realizzazione di sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto o intercapedine d'aria);
  • progettazione, asseverazione e altre spese professionali richieste dal tipo di intervento;
  • iva a condizione che questa non sia recuperabile nel rispetto della normativa nazionale di riferimento.

Massimali di spesa

·         La spesa massima ammissibile per singola Proposta, ivi inclusi gli eventuali interventi complementari, non può essere superiore a euro 2.330.000, così ripartiti:

a) fino a 1.500.000 euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici;

b) fino a 700.000 euro per gli interventi complementari (rimozione dell’amianto, areazione, isolamento);

c) fino a 100.000 euro per i sistemi di accumulo;

d) fino a 30.000 euro per i dispositivi di ricarica.



Maggio 2023. Firmato un nuovo decreto con fondi per valorizzare le imprese del mezzogiorno. 

Con un avviso del 19 maggio il MIMIT informa della firma da parte del Ministro Adolfo Urso del decreto che istituisce un nuovo bando per rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI dei territori delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Dalle parole dello stesso Ministro si evince l'obiettivo dello stanziamento: “Con lo stanziamento di questi nuovi fondi intendiamo sostenere gli investimenti, realizzati dalle piccole e medie imprese del Mezzogiorno, in progetti innovativi in grado di assicurare una crescita sostenibile e un più forte risparmio energetico. Temi sempre più urgenti anche alla luce del raggiungimento di obiettivi climatici e ambientali non più rinviabili.”

Il decreto prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027).

Viene specificato che, obiettivo della misura è sostenere il processo di transizione delle piccole e medie imprese nelle regioni del Mezzogiorno mediante l’incentivazione di investimenti imprenditoriali innovativi, che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, secondo il Piano Transizione 4.0.

Agevolazioni PMI Mezzogiorno: i progetti finanziabili con 400 ML

Il Ministero anticipa che, per avere accesso all’incentivo i progetti presentati dovranno prevedere l’utilizzo di tecnologie abilitanti (per esempio cloud, realtà virtuale) destinati:
  • all’ampliamento della capacità produttiva,
  • alla diversificazione della produzione,
  • alla realizzazione di nuovi prodotti,
  • o alla modifica del processo di produzione già esistente o alla realizzazione una nuova unità produttiva.

Ai fini della valutazione della finanziabilità, sono riconosciuti significativi anche i punteggi premiali per:
  • i progetti aventi ad oggetto l’efficientamento energetico dell’impresa e che consentano un risparmio energetico almeno pari al 5%, nonché per quelli finalizzati a introdurre nel processo produttivo soluzioni legate all’economia circolare.
  • i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020,
  • ovvero per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.

Nuovo bando per PMI Mezzogiorno: requisiti dei progetti

Si sottolinea che, i progetti dovranno prevedere spese ammissibili
  • non inferiori complessivamente a euro 750.000,00,
  • non superiori a euro 5.000.000,00,
  • ed essere realizzati nelle regioni del Mezzogiorno.

L’incentivo pubblico potrà coprire fino al 75% dalle spese ritenute ammissibili con un’agevolazione articolata in un contributo e in un finanziamento agevolato. A breve le regole attuative.


Maggio 2023. Contributi imprese artigiane e commerciali

Nel mese di giugno verranno pubblicati gli avvisi/bandi (RAS - Artigiancassa) per la presentazione delle richieste di contributo da parte delle imprese artigiane ( a valere sulla L. 949 e L. 240) e delle imprese commerciali (a valere sulla L.R. 3 del 2022).

Beneficiari:

Potranno beneficiare degli interventi agevolativi le imprese commerciali e artigianali, iscritte nel Registro delle Imprese in Sardegna che abbiano già realizzato gli investimenti, quali a titolo esemplificativo:

a) l'acquisto del terreno specificamente destinato alla costruzione e/o all'ampliamento di fabbricati posti al servizio dell’attività dell’impresa.

b) l'acquisto, la costruzione, la ristrutturazione, l’ampliamento e all’ammodernamento di fabbricati posti al servizio dell’attività dell’impresa ivi incluse le spese per lavori e impianti finalizzati alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza dei luoghi di lavoro e le spese tecniche di progettazione;

c) l’acquisto di macchine, attrezzature fisse, mobili impianti e arredi, autoveicoli

d) l’acquisto di software, diritti di brevetto e licenze e alla realizzazione di siti web a sostegno dello sviluppo e miglioramento  dell'attività.

Agevolazioni:

Contributo in conto capitale

La spesa al netto di imposte, sostenuta per la realizzazione dell’investimento beneficia di un contributo in conto capitale (in de minimis) nella misura del 40% del costo documentato.

Contributo in conto interessi

Per la quota del finanziamento ammessa al contributo in conto interessi, il contributo è riconosciuto per una durata massima di 12 anni per acquisto, costruzione di immobili; 6 anni per macchinari, impianti e attrezzature; 5 anni per le scorte.

L'importo del contributo è determinato in misura percentuale del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento pari al 64%.

Contributo in conto capitale per nuovi occupati nelle imprese commerciali

Per coloro che hanno incrementato la forza lavoro nel corso dei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda di aiuto.
Il contributo previsto sarà pari a euro 5.000,00 per ogni ULA di incremento fino a un massimo di euro 15.000,00.

Le richieste di agevolazioni verranno istruite in base all'ordine cronologico di presentazione delle istanze.





Maggio 2023. Interventi a sostegno delle attività economiche

La Regione Sardegna ha pubblicato gli indirizzi operativi per gli interventi di sostegno alle attività economiche avviate nei comuni con popolazione al di sotto di 3.000 abitanti

Beneficiari
  • nuove micro, piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi e liberi professionisti che nel periodo gennaio 2022 - dicembre 2022 hanno aperto un'attività in uno dei Comuni della Sardegna con popolazione al di sotto dei 3.000 abitanti;
  • micro, piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi e liberi professionisti già attivi che nel periodo gennaio 2022 - dicembre 2022 hanno aperto una unità locale o trasferito la sede dell'azienda o dell'attività in uno dei Comuni della Sardegna con popolazione al di sotto dei 3.000 abitanti.

Contributo

L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura di 15.000,00 euro, per l'apertura di attività o unità locali, o per il trasferimento dell'azienda nel territorio oggetto di agevolazione. Se l'avvio o il trasferimento aziendale determina un aumento dell'occupazione l'agevolazione riconosciuta è pari a 20.000,00 euro.

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda:

Le domande di contributo dovranno essere presentate per via telematica dal 15 giugno 2023 e saranno istruite in ordine cronologico di arrivo



Marzo 2023. Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole

Con Decreto del 30 dicembre 2022 pubblicato in GU n 48 del 25 febbraio  si recano disposizioni per
  • la costituzione,
  • il riconoscimento,
  • la gestione
  • ed il finanziamento


del Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo o brina e siccità ai sensi di quanto disposto dall'art. 1,  commi  515  e seguenti  della legge 30 dicembre 2021, n. 234.

Il Fondo è finalizzato al pagamento delle compensazioni agli agricoltori partecipanti a seguito dei danni catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole causati da alluvione, gelo  o brina e  siccità,  ai sensi  dell'art.  76  del regolamento  piani strategici e opera conformemente alle disposizioni del regolamento piani strategici e del Piano strategico nazionale della PAC 2023-2027.

La società di capitali «AGRI-CAT  S.r.l.»  costituita  il 21 luglio 2022 dall'Istituto di servizi  per il mercato agricolo alimentare - ISMEA ai sensi dell'art. 1, comma 516,  della  legge  30 dicembre 2021, è riconosciuta quale soggetto gestore del Fondo.

Come opera

Il Fondo opera a copertura dei rischi catastrofali meteoclimatici alle produzioni agricole vegetali sull'intero territorio nazionale nel periodo che intercorre dal 1° gennaio al  31 dicembre di ciascun anno.

Il soggetto gestore adotto il regolamento del fondo che prevede tra l'altro il procedimento per la partecipazione dell'agricoltore al Fondo stesso.

Il Fondo, inoltre, determina  le compensazioni da corrispondere agli agricoltori  partecipanti aventi diritto nel limite della disponibilità finanziaria annuale.

Qualora l'entità complessiva dei danni indennizzabili ecceda la disponibilità finanziaria annuale destinata al pagamento delle compensazioni, l'ammontare delle compensazioni è rideterminato sulla base di  un riproporzionamento lineare per tutti gli aventi diritto.

Il capitale del Fondo per il pagamento delle compensazioni  agli agricoltori partecipanti è costituito, per  la  quota  privata, dai prelievi del 3% effettuati dagli organismi pagatori sui singoli agricoltori partecipanti, ai sensi dell'art. 19 del regolamento piani strategici e, per la quota pubblica, dai contributi finanziari di cui all'art. 76, paragrafo 3, lettera b) del medesimo regolamento.

Come aderire

La domanda unica presentata da ciascun agricoltore in ambito PAC 2023-2027 costituisce, per l'anno in questione, domanda di adesione al Fondo e alla relativa copertura mutualistica.
La presentazione della domanda unica autorizza l'organismo pagatore ad eseguire il prelievo obbligatorio in relazione a tutte le domande uniche che presentano almeno un intervento ammissibile all'aiuto, nella  misura  del 3% di  ciascun pagamento, secondo le modalità previste dal  decreto recante  le disposizioni nazionali di applicazione del regolamento (UE) 2021/2115 per quanto concerne i pagamenti diretti di cui all'art. 4,  comma  3, della legge 29 dicembre 1990, n. 428.

Il risarcimento

Sono potenzialmente titolati a ottenere il risarcimento del danno esclusivamente gli  agricoltori partecipanti  che abbiano presentato denuncia di sinistro al Fondo e che risultino ricadenti in aree effettivamente interessate dall'evento catastrofale rilevato.
In presenza di un evento catastrofale che abbia determinato danni alle produzioni, ricorrendo le condizioni richieste per l'attivazione dell'intervento del Fondo, il diritto dell'agricoltore partecipante a  beneficiare delle compensazioni  finanziarie sorge esclusivamente in  presenza di almeno un prelievo relativo alla domanda unica dell'anno in cui si è verificato l'evento catastrofale, indipendentemente dall'entità dello stesso e fatte salve le disposizioni di cui al precedente art. 8, comma 3; in assenza di almeno un prelievo di qualsiasi importo, l'agricoltore può presentare denuncia di sinistro ma il relativo risarcimento potrà essere liquidato solamente a prelievo intervenuto.



Marzo 2023. Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2023


Con avviso del 24 febbraio il Dipartimento per l'editoria comunica che dal 1° al 31 marzo 2023 è possibile inviare la “Comunicazione per l’accesso” al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2023:
  • attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate,
  • utilizzando l'apposita procedura disponibile nella sezione dell'area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”,
  • accessibile con SPID, CNS o CIE.


Cosa cambia

Ricordiamo che dal 2018 è stato istituito un credito d’imposta per :
  • le imprese,
  • i lavoratori autonomi
  • e gli enti non commerciali


in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali (articolo 57-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e successive modificazioni).
Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente.

Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati ed è concesso nei limiti massimi degli stanziamenti annualmente previsti e nei limiti dei regolamenti dell'Unione europea in materia di aiuti "de minimis”.

Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n. 90, sono stati definiti i criteri e le modalità di attuazione della misura agevolativa e con il provvedimento del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2018 è stato approvato il modello comunicazione telematica per la fruizione del credito con le relative modalità di presentazione.

Si ricorda che  l'art 25 bis del DL n 17/2022 c.d. decreto “decreto energia” convertito con modificazioni dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, ha introdotto importanti modifiche normative prevedendo che, a decorrere dall’anno 2023, il credito di imposta è riconosciuto ai medesimi soggetti già contemplati dalla precedente normativa nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa quotidiana e periodica, anche on line, e nel limite massimo di 30 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa (art. 57-bis, 1-quinquies del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50)

Si specifica che rispetto all’anno 2022, quindi:
  • viene ripristinato il “regime agevolativo ordinario”, con il credito d’imposta concesso nella misura del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati ed il presupposto dell’incremento minimo dell’1 per cento dell’investimento pubblicitario, rispetto all’analogo investimento effettuato sullo stesso mezzo di informazione nell’anno precedente, quale requisito per accedere all’agevolazione;
  • non sono più agevolati gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.

Ai fini della concessione del credito d'imposta si applica  il regolamento di cui al  DPCM n 90/2018.

L’agevolazione è soggetta al rispetto dei limiti della normativa europea sugli aiuti di Stato de minimis e al rispetto del limite del tetto di spesa. A tale riguardo, si rammenta che il credito di imposta in oggetto è considerato un aiuto automatico, disciplinato dall’art. 10 del D.M. 31 maggio 2017, n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato”.

Marzo 2023.  Incrementato il Fondo (R)ESISTO

La Giunta Regionale, con Deliberazione del 28/02/2023 ha incrementato il Fondo (R)ESISTO con un importo di 2 milioni di euro, destinandoli alla concessione di aiuti in favore di Medie e Grandi imprese della filiera dell’Agroindustria e della Manifattura.

L’intervento ha lo scopo di ristorare la salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità nelle imprese fortemente danneggiate dalla sospensione o riduzione delle attività dovute all’emergenza Covid-19.

Soggetti ammessi

Medie e grandi imprese con sede operativa in Sardegna e con un numero minimo di almeno 20 addetti nelle stesse unità locali, e con i codici classificazione ATECO 2007 specificati nell’elenco allegato.

Contributo spettante

Una sovvenzione per il personale mantenuto in servizio nell’anno 2021 (pari almeno al 60% della forza lavoro computata sui contratti subordinati) rispetto al personale mantenuto in servizio nell’anno 2020 con base di calcolo 2019, per un importo massimo di 50.000,00 euro. Il contributo è decurtato di eventuali somme percepite a titolo di cassa integrazione guadagni dal personale beneficiario.

A breve sarà pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione delle domande

Vedi la Delibera RAS
Vedi la Classificazione delle attività economiche Ateco 2007


Febbraio 2023. Contributo per abbonamenti ad internet ultraveloce - Bonus Internet

Con decisione C(2022) 8798 final la Commissione Europea ha approvato la proroga della misura Voucher banda larga per le PMI - SA.57496 per tutto il 2023: gli operatori di TLC potranno quindi attivare i voucher fino al 31 dicembre 2023.

La misura prevede l’erogazione di un voucher connettività per abbonamenti ad internet ultraveloce.

Il voucher è rivolto a:
  • micro, piccole e medie imprese
  • persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano, in proprio o in forma associata, una professione intellettuale o una delle professioni non organizzate

I beneficiari possono richiedere il voucher ad uno qualunque degli operatori di telecomunicazioni accreditati, fino ad esaurimento delle risorse stanziate. La misura prevede il riconoscimento di un contributo, sotto forma di sconto, sul prezzo di vendita dei canoni di connessione ad internet in banda ultra larga.

Tipologie di voucher:

1.    Voucher A1 con contributo di connettività pari a 300 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 30 Mbit/s – 300 Mbit/s.

2.    Voucher A2 con contributo di connettività pari a 300 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 300 Mbit/s – 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità pari ad 1 Gbit il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari.

3.    Voucher B con contributo di connettività pari a 500 euro per un contratto della durata di 18 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download compresa nell’intervallo 300 Mbit/s – 1 Gbit/s. Per connessioni che offrono velocità pari ad 1 Gbit il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari. (Per tale tipologia di voucher è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 30 Mbit/s).

4.    Voucher C  con contributo di connettività pari a 2.000 euro per un contratto della durata di 24 mesi che garantisca il passaggio ad una connettività con velocità massima in download superiore ad 1 Gbit/s. Il voucher potrà essere aumentato di un ulteriore contributo fino a 500 euro a fronte di costi di allaccio alla rete sostenuti dai beneficiari. (Per tale tipologia di voucher è prevista una soglia di banda minima garantita pari ad almeno 100 Mbit/s).

Manuali e modulistica sono disponibili al link https://www.infratelitalia.it/archivio-news/notizie/piano-voucher-fase-ii-imprese del sito Infratel Italia, dove è anche possibile consultare l'elenco degli operatori accreditati.





Febbraio 2023.  Fondo Tematico Turismo: domande di concessione degli incentivi dal 1 marzo e webinar di approfondimento.


Il Fondo Tematico Turismo è volto a fornire il supporto finanziario necessario alle imprese e ai servizi che, anche a fronte della crisi della pandemia da Covid-19, si sono impegnati nella transizione verso un turismo più sostenibile.

Gli obiettivi del Fondo Tematico Turismo, nel contesto del PNRR e in particolare nell'ambito della "Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura ", investimento 4.2, promuovendo gli investimenti in infrastrutture e servizi turistici strategici, il rinnovo dell'ecosistema del turismo e il turismo locale e sostenibile, mirano a:

- sostenere gli investimenti innovativi a favore della transizione digitale e verde, dell’efficientamento energetico, nel rispetto del principio Do no signficant harm (“DNSH”) e Sustainability Proofing1 ;

- aumentare l'offerta di servizi al turismo;

- incoraggiare i processi di aggregazione delle imprese



La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del giorno
1 marzo 2023 alle ore 12:00 del giorno 31 marzo 2023. La domanda deve essere compilata esclusivamente in forma elettronica utilizzando la Procedura informatica messa a disposizione da Invitalia, accessibile dal sito www.invitalia.it.

Qui il bando completo


Il 10 febbraio 2023 alle ore 11.00 si svolgerà il Webinar dedicato al nuovo incentivo FRI- Tur “Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo”, gestito dal Ministero del Turismo, con la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Associazione Bancaria Italiana (ABI) e la collaborazione di Invitalia.

Il Webinar è dedicato ad approfondire i contenuti della misura di incentivi FRI-Tur, nell’ambito del PNRR Turismo, che destina agli operatori del settore turistico un fondo da 1 miliardo e 380 milioni per interventi di riqualificazione energetica, antisismica, restauro, risanamento, digitalizzazione, rimozione delle barriere architettoniche, acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali.

Si potrà partecipare al Webinar collegandosi, in live streaming da remoto, al seguente link.




Dicembre 2022. Fondo per l’innovazione in agricoltura
Nel disegno di legge di bilancio 2023, allo scopo di aumentare la diffusione e il miglioramento delle tecnologie innovative e la digitalizzazione delle imprese agricole, nasce il Fondo per l’innovazione in agricoltura. Tutte le informazioni qui 


Ottobre 2022. Investimenti per potenziare i sistemi di logistica e di stoccaggio dei prodotti agroalimentari

A breve sarà attivo un nuovo strumento agevolato per il sostegno agli investimenti finalizzati a potenziare i sistemi di logistica e di stoccaggio dei prodotti agroalimentari, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e rafforzare la competitività delle imprese della filiera.

Presentazione delle domande
La presentazione delle domande di agevolazione sarà possibile a partire dalle ore 12:00 del 12 ottobre e fino alle ore 17:00 del 10 novembre 2022.

Qui puoi trovare tutte le informazioni relative a:

beneficiari, dotazione finanziaria, obiettivi, programmi finanziabili 


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